Oggi 29 ottobre una pesante perturbazione sta attraversando l’Italia ed ha colpito pesantemente le principali città italiane.
In tutte le nostre grandi città se si deve guidare ci si stressa e ci si isterizza con grande facilità, sia che si sia pendolari con automobile, che lavoratori del trasporto, ad esempio autisti privati personali o NCC.
Ma la maleducazione e l’ignoranza civile di chi posteggia in doppia fila, credendo che basti mettere le doppie frecce per essere giustificato è tipica di paesi disordinati, dal Sud America, al continente africano ed a certe parti dell’Asia. Mentre nei paesi con una coscienza civile alta, con il senso dello stato come cosa di tutti e non di altri questo non succede. Avete mai visto se in Germania, Giappone, Svezia, Corea o Canada esiste questo fenomeno?
Ma a parte queste osservazioni che testimoniano un imbarbarimento dei costumi e dell’educazione civica, dobbiamo considerare quanto sia dannosa per tutti questa abitudine maleducata.
Le doppie file rallentano i traffico e siamo, credo tutti d’accordo – basta chiedere ad un NCC – ma questo ha impatto in termini economici ed ambientali?
Certamente. Partiamo dall’ambiente: qui lo capisce anche un bambino che più le macchine restano accese e più emissioni inquinanti producono. E più emissioni acustiche generano. Ovvio.
Ed in termini economici?
Anche qui se ci si impiega più tempo a fare un tratto di strada uguale ovviamente si generano costi maggiori. Che possono essere costi diretti più alti, un taxi o un NCC costano di più, come anche un’autista privato personale a tempo o costi opportunità e cioè tempo sottratto al lavoro produttivo e dedicato alla guida.
Ecco perché è estremamente incivile l’abitudine della doppia fila, anche se riguarda le mamme che portano a scuola i bambini. Basta partire da casa dieci minuti prima e posteggiare regolarmente anche a 100 metri di distanza per fare arrivare i figli puntuali!