Come abbiamo visto e letto innumerevoli volte a partire dal 4 Dicembre la situazione dell’Italia ha subito alcune variazioni.
Il tutto è avvenuto in seguito alla firma del ministro della Salute, Roberto Speranza, di tre nuove Ordinanze.
Le Ordinanze saranno in vigore dal 6 dicembre prossimo e in pratica cambiano la situazione di emergenza delle singoli regioni.
La prima Ordinanza rinnova le misure restrittive vigenti relative alla Regione Abruzzo, che resta in area rossa, e alle Regioni Basilicata, Calabria, Lombardia e Piemonte, che restano in area arancione.
Con la seconda Ordinanza le Regioni Campania, Toscana, Valle D’Aosta e la Provincia Autonoma di Bolzano passano dall’area rossa all’area arancione.
La terza Ordinanza dispone il passaggio delle Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia e Umbria dall’area arancione a quella gialla.
Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle aree gialla, arancione e rossa dal 6 dicembre è la seguente:
- area gialla: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Provincia autonoma di Trento, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria, Veneto
- area arancione: Basilicata, Calabria, Campania, Lombardia, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano, Toscana, Valle d’Aosta
- area rossa: Abruzzo
Ma cosa significa in pratica? non ci occupiamo dell’unica sona rossa poiché in questo caso gli spostamenti sono molto limitati ma vediamo l’area arancione e gialla.
In area arancione è vietato spostarsi in un’altra regione e da un comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute che necessitano di essere indicati nell’autocertificazione. Resta sempre consentito il rientro nella propria residenza.
In area gialla si può circolare liberamente e senza autocertificazione (negli orari che non sono coprifuoco); recarsi ai centri commerciali nei giorni feriali; recarsi tutti giorni presso farmacie, parafarmacie, negozi di alimentari, tabaccherie ed edicole (anche se all’interno dei centri commerciali); prendere i mezzi pubblici, la cui capienza sarà però ridotta fino al 50%. sono consentiti gli spostamenti tra regioni e comuni.
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Puoi ovviare al problema dei mezzi di trasporto di linea e non di linea (taxi) che tra contingentamento degli ingressi e corretta disinfezione dei mezzi e distanziamento tra passeggeri non sono più così sicuri.