CiaoAldo: il delivery con l’algoritmo etico che fa lavorare tutti.

LAVORARE PER UBER

“CiaoAldo è una piattaforma di driver presente con oltre 3.000 autisti in tutta Italia –dice la dott. Maria Scaringella, co-founder e Direttrice Marketing – operativa de oltre 3 anni. La mission è sempre stata il trasporto dei clienti con la loro auto. E in questi anni abbiamo erogato centinaia di migliaia di ore di servizio, con i nostri driver certificati con più di 20 punti patente”.

Per diventare un autista CiaoAldo è infatti necessario registrarsi sul sito www.ciaoaldo.com dando una serie di informazioni e documenti, tra i quali l’estratto punti patente. E solo chi ha un’età compresa tra 25 e 59 anni e più di 20 punti accede ad un colloquio attitudinale on-line. E quindi all’abilitazione al servizio.

Gli autisti guadagnano 10 € ora che possono arrivare a 15 € se il servizio è svolto in ore notturne. E devono retrocedere alla piattaforma il 10% .

“La nostra scelta – spiega la co-founder – è stata fin dall’inizio etica. Vogliamo fare guadagnare il giusto alle persone, e non prevediamo il pagamento a prestazione. I nostri autisti vengono pagati all’ora e non è nemmeno previsto alcun “sconto quantità”. Su questo siamo irremovibili con i clienti e preferiamo – continua la Scaringella- perdere un cliente che tratta al ribasso una prestazione umana, che guadagnare”.

“Da quest’anno- continua la Direttrice Mktg- abbiamo deciso di allargare la nostra offerta anche al delivery. Non in bici o moto, ma con le auto dei nostri driver. E con gli stessi principi. Che oltre a quelli che abbiamo visto si concretizzano nei criteri dell’algoritmo di assegnazione, che segnano la nostra posizione in antitesi totale con quella degli altri”.

I criteri dell’algoritmo che genera l’assegnazione dei servizi sono i seguenti:

  1. green pass
  2. non aver ancora fatto servizi (se ci sono due driver disponibili e uno dei due non ha ancora fatto un servizio toccherà a lui)
  3. servizio fatto più remoto nel tempo (se entrambi i driver hanno già fatto servizi il servizio toccherà a chi non lavora da più tempo)
  4. anzianità di iscrizione (se ci sono due driver che non hanno ancora fatto un servizio toccherà a chi e iscritto da più tempo)
  5. vicinanza al punto di partenza
  6. tempestività nella risposta
  7. like sulla pagina Facebook e seguire le pagine Instagram, YouTube e Linkedin

“Quindi, come si vede- chiosa la Dott.ssa Scaringella- al netto della richiesta di green pass (che naturalmente è dovuto all’atto di prenotazione anche dal cliente) i criteri dirimenti sono molto chiari. E sono i numeri 2, 3 e 4”.

“E’ esattamente l’opposto di quello che fanno i delivery che fanno lavorare tantissimo pochi. Senza dimenticare- chiude Maria – che non prevediamo il pagamento a prestazione o cottimo, che umilia la dignità del lavoro. Noi paghiamo all’ora. Anche il delivery. E paghiamo il giorno dopo la prestazione. Questi sono i cardini della nostra offerta, che vogliamo continuare a mantenere, anche se naturalmente è meno redditizia delle altre. Ma non sfrutta nessuno”.

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