CiaoAldo è una piattaforma di autisti presente in tutta Italia, che con i suoi oltre 3.000 driver copre l’80%
delle province. Il servizio che offre è lo sharing di autisti a privati ed aziende. In questa fase di
abbassamento della richiesta “riconverte” i propri driver al delivery.
“Dimentichiamoci- esordisce il Ceo e Founder della piattaforma Giuseppe Rossetto- ragazzi che si
scapicollano in bici contromano o sui marciapiedi per consegnare pizze o hamburger. E che sanno poco
l’italiano, venendo anche sottopagati. Il nostro servizio riguarda la consegna di piatti che non possono
essere “maltrattati” dal trasporto che offrono le varie app di consegna.”
“I nostri driver – spiega il CEO- devono avere almeno 20 punti patente e facciamo loro un colloquio video.
Indipendentemente dalla nazionalità ed ovviamente dal sesso, devono sapere bene l’italiano. Solo se hanno
questi requisiti vengono abilitatati al servizio”. Da ultimo – ci tiene a sottolineare il dott. Rossetto- noi non
paghiamo mai meno di 9 € ora netti. Siamo un’azienda “etica” e non vogliamo entrare nelle logiche dalla
finanza, che schiacciano i diritti dei tanti che lavorano a favore dei pochi che investono”.
Come nasce questa diversificazione ce lo racconta il Chief Marketing Officer e Co-Founder, la Dott.ssa
Maria Scaringella: “La nostra analisi ci ha portato ad identificare un mercato che prima della pandemia non
c’era o era ridottissimo e cioè quello dell’asporto di “lusso”. Il perchè – continua la dott.ssa Scaringella- è
facilmente spiegabile: chi decide di andare in un ristorante stellato, non lo fa solo per il cibo, ma per la
location e per il mood complessivo. Oggi non si può più”.
I ristoratori top hanno infatti più volte lanciato appelli e grada di allarme al governo sul loro futuro.
“La nostra offerta- dice la Co-Founder, – può dare una mano a questo segmento della ristorazione, per due
motivi. Il primo è che i nostri driver consegnano in auto; infatti non sarebbe pensabile che, solo una portata
di un tre stelle, finisse in un box su una bici sballottato anche per solo 5 minuti! Ed il secondo è che il raggio
di consegna è estremamente più ampio. Una pizzeria ha un bacino di utenza di centinaia di metri o poco
più. Un ristorante stellato ha clienti che arrivano anche dai comuni vicini.”
“Il servizio è totalmente personalizzato- chiosa la Direttrice Marketing- il cliente ha il numero di telefono
del driver e non segue solo un pallino su una mappa. In qualsiasi momento può sapere dove è la sua
“preziosa cena” avendo la certezza che chi risponde sa l’italiano! E con costi che non impattano in modo
significativo su quello che il cliente spende”.
La piattaforma è presente nell’80% delle provincie italiane con un’alta densità nelle principali città: oltre
300 driver a Milano, oltre 200 a Roma. Basta un click sulla home page per verificare la presenza di autisti
nel proprio comune, o meglio nel comune dove sta il ristorante scelto.